Il progetto è articolato in diversi servizi di accoglienza e di integrazione, implementati da un’equipe di figure professionali (educatori, facilitatori linguistici, mediatori interculturali, un operatore legale e uno psicologo psicoterapeuta transculturale) con compiti diversificati.
I servizi sono volti alla tutela dei richiedenti protezione internazionale e intendono favorire la loro autonomia e l’inserimento sociale e lavorativo nel contesto italiano.
Scuola di Italiano per richiedenti protezione internazionale del Progetto Samba
All’interno del progetto abbiamo creato una Scuola di italiano come L2 per la conoscenza della lingua e cultura italiane. I nostri beneficiari frequentano classi di livelli differenziato dall’A1 al B2 con docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda. Ciascuna classe prevede un massimo di 12 partecipanti e alla fine di un quadrimestre vengono effettuati test di livello per calibrare le classi e monitorare il livello dei partecipanti. Oltre alle classiche lezioni la Scuola attiva diversi laboratori di italiano attivo volti a portare lo studente a conoscere il territorio e a praticare la lingua in maniera attiva e creativa. I docenti accompagnati e gestiti dalla coordinatrice sono impegnati oltre che nelle lezioni frontali nella creazione di materiale didattico, di nuovi laboratori e in riunioni mensili di coordinamento.
Finalità e obiettivi generali:
sviluppare una competenza linguistica base (A1) dell’italiano nelle forme colloquiali e nei registri formali necessari per un’interazione efficace nella vita quotidiana;
sviluppare competenze interculturali;
favorire l’inserimento dei beneficiari nel tessuto sociale italiano e approfondire informazioni sulle normative e sull’accesso a risorse quali sanità, scuola, welfare e lavoro, conoscenza dei servizi del territorio, elementi di interculturalità (educazione civica).
Approccio e metodologia:
Approccio integrato umanistico-affettivo-comunicativo e metodologia a mediazione sociale (cooperative learning, peer tutoring) che promuovono un apprendimento spontaneo e permanente e favoriscono lo sviluppo di competenze comunicative e sociali. Si avrà cura di seguire livelli differenziati e soprattutto si provvederà a dare una adeguata formazione per gli studenti analfabeti.
Il lavoro degli Operatori
Il lavoro degli operatori coinvolti nell’accoglienza si articolerà in: orientare e accompagnare gli ospiti ai servizi disponibili sul territorio (associazioni, centro parrocchiale, centri di formazione scolastica e professionale, ecc.); orientarli all’utilizzo dei mezzi di trasporto;
accompagnarli alle vaccinazioni e alle eventuali visite mediche presso la USL di riferimento;
trasportare i cittadini stranieri dalla struttura di accoglienza alla Questura, alla sede di della Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale ed ogni altro eventuale spostamento che si rendesse necessario su richiesta della Prefettura.
Gli operatori avranno inoltre il compito di produrre un report giornaliero destinato alla Prefettura
Altri servizi all’interno del Progetto Samba
oltre all’apprendimento della lingua italiana, che rappresenta il requisito base per l’inserimento delle persone nel contesto sociale, nonché condizione propedeutica per la formazione, lo studio e l’accesso al lavoro, verranno realizzati corsi volti a favorire l’acquisizione di nuove competenze o la rivalutazione del proprio background (formazione professionale, stage, elaborazione del curriculum vitae, bilancio di competenze, certificazione delle competenze, ecc.). Nell’ambito dell’integrazione rientrano tutte quelle attività volte a favorire un positivo inserimento sociale dei beneficiari. In questo senso, si può prevedere il coinvolgimento dei beneficiari stessi nella programmazione e realizzazione di iniziative locali, al fine di renderli – ognuno secondo le proprie capacità – diretti protagonisti delle attività, anche attraverso la promozione di forme di auto – organizzazione di corsi e\o attività. Sarà cura degli operatori attivare, con la collaborazione attiva dei beneficiari, le risorse interne al progetto e le risorse locali per l’avvio dei vari corsi, come ad es: corsi di educazione alla salute, educazione alimentare, educazione sessuale, laboratori di convivenza e attività ricreative (ad es. corsi di fotografia partecipata, cineforum), sia condotti dagli operatori che offerti dalle associazioni e\o enti del territorio. Mediante il coinvolgimento della locale parrocchia si prevede la partecipazione ad alcune attività sportive che coinvolgano gli ospiti durante il pomeriggio. I corsi complessivamente si svolgeranno nelle ore pomeridiane e\o serali offrendo alle persone ospitate la possibilità di essere impegnate ogni giorno in diverse attività che saranno svolte dagli operatori stessi o organizzate in collaborazione con il vicino centro parrocchiale. In sintesi i richiedenti di protezione internazionale avranno, oltre agli impegni esterni: 4 volte alla settimana per 2 ore il corso di italiano; 2 volte alla settimana per 3 ore il coinvolgimento nelle attività integrative (ad es. fotografia, cineforum); 2 volte alla settimana per 3 ore elaborazione curricula e ricerca attiva di un lavoro. A tutti gli ospiti e, in particolare, a chi manifesta particolari situazioni di “disagio” legato al proprio percorso personale di migrazione, sarà offerto un servizio di sostegno psicologico, realizzato secondo l’occorrenza in percorsi individuali o collettivi (strutturazione per gruppi).