Come Cooperativa Sociale e come Scuola di Counseling sentiamo che il nostro impegno sulle questioni di genere, l’equità e la violenza è una delle priorità a cui non intendiamo rinunciare. Con buona pace di quanti affermano che il patriarcato non esiste o che la violenza riguardi solo alcune categorie e non sia invece un problema sociale culturale e politico che riguarda tutte e tutti.
Crediamo che l’educazione sia un apporto fondamentale al cambiamento sociale e culturale. Nel nostro paese la riflessione educativa sul tema del genere è ancora debole; è invece molto forte l’educazione agli stereotipi di genere. Si tratta di una grave forma di cattiva educazione che abita le nostre scuole e le nostre case.
C’è una realtà quotidiana fatta di parole, di gesti e di azioni violente, molto più diffusa di quello che si pensa. È una violenza che ha nel genere il nucleo che le produce: maschi incapaci di accettare donne indipendenti, autodeterminate, autonome nelle loro scelte.
Abbiamo un disperato bisogno di vedere qualcosa di nuovo nelle nostre case!
E come Orizzonti crediamo nel cambiamento perché noi siamo il cambiamento che vogliamo.
È per questo motivo che a partire dal 2023 Orizzonti porta avanti un progetto che si rivolge ai papà – e non solo – di molte scuole della regione.
Si tratta di gruppi di incontro condotti da counselor che hanno lo scopo di accompagnare gli uomini partecipanti ad una riflessione condivisa sul loro essere padri di bambine e di bambini.
Ogni padre che partecipa agli incontri è parte di una comunità che cerca di cambiare. E diventa egli stesso un agente del cambiamento.
La prigione dello stereotipo toglie con violenza la libertà alle donne – piccole e grandi. Gli stereotipi di genere inchiodano gli uomini ad una rappresentazione che li priva della possibilità di essere autentici: capaci di vivere emozioni, di esprimere tenerezza, di vivere con felicità l’uguaglianza, la dignità e la pienezza delle relazioni.
Quest’anno il progetto è ripartito, con nuovi papà e all’interno di nuove comunità. Agli oltre 200 padri che hanno partecipato lo scorso anno, se ne stanno aggiungendo altri.
Crediamo nell’educazione che genera il cambiamento. E crediamo che il cambiamento sia possibile. Malgrado le reazioni indecenti di molti politici; malgrado l’assenza di progetti scolastici; anche malgrado la sfiducia e la disillusione di molti uomini e di molte donne.